Ancora prima che la crisi e il conflitto libico tornassero a riacutizzarsi, era evidente a tutti che non fosse realistica l’ipotesi di una modifica del memorandum Italia-Libia che garantisse un miglioramento della condizione dei migranti nei centri di detenzione libici perché quello, come ha detto l’ONU, è un sistema non riformabile, e perché in Libia non c’è un governo in grado di garantire i diritti umani agli stessi cittadini libici. Lo denunciammo con forza anche in occasione del dibattito di inizio novembre quando il ministro Lamorgese fece la sua informativa proprio sul memorandum. Purtroppo Italia e Unione europea hanno usato una retorica ingannevole facendo credere che la presenza di Unhcr e Oim potesse coprire o giustificare una politica sbagliata che ha causato e causa pesantissime violazioni di diritti umani. E’ necessario al più presto organizzare una missione internazionale per un piano di evacuazione e una nuova missione di salvataggio nel Mediterraneo. Per questo sarò domenica 2 febbraio, data del rinnovo tacito del memorandum, in piazza Montecitorio alla manifestazione convocata da Radicali Italiani per la sospensione dell’accordo