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“Al momento la sola notizia sui decreti sicurezza è che tutto è rimandato a settembre, di nuovo non c’è altro da commentare. Si commentano infatti i testi ufficiali, depositati in parlamento o portati in Consiglio dei ministri, non l’annuncio di un accordo su un testo che non è consultabile e quindi è ancora passibile di modifiche anche profonde che questa o quella componente della maggioranza potranno proporre. A maggior ragione dopo un anno di analoghi ripetuti annunci e di proposte di legge e di emendamenti che non sono stati accolti dalla maggioranza. Insomma, la notizia è che si rimanda tutto a dopo le elezioni di settembre, mentre dal governo registriamo solo le dichiarazione del Ministro degli Esteri Di Maio che, con una retorica tutta meloniana, vuole distruggere e affondare i barconi. Viene quindi da pensare che ancora una volta si stia usando la questione migratoria come argomento di campagna elettorale. C’è da sperare, invece, che il decreto che si promette di emanare a settembre sarà davvero una radicale modifica dei “decreti sicurezza” e non invece una normalizzazione degli stessi”. Lo afferma in una nota Riccardo Magi, deputato di +Europa Radicali. Roma, 31 luglio 2020