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“Anche il ministro degli Esteri Moavero chiarisce, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che la Libia non è un porto sicuro. Gli accordi siglati dal nostro governo con Tripoli vanno assolutamente sospesi”. Lo dichiara Riccardo Magi, deputato radicale di +Europa che si trova da ieri a bordo della Sea Watch 3. In un video in diretta su Facebook Magi ha raccontato che: “le persone che sono qui da 16 giorni vivono la permanenza forzata sulla nave come un colpo di grazia dopo l’odissea tragica che hanno attraversato”. “Credo davvero che nel giro di poche ore la situazione debba sbloccarsi. Ma credo anche – ha aggiunto – che vada aperta una riflessione profonda sulle politiche sull’immigrazione del nostro paese. La strategia degli ultimi anni, sostenuta anche da altri governi europei, di rivolgersi alla Libia come se fosse in grado di affrontare una crisi umanitaria come quella che c’è lì, ha completamente fallito. Del resto non vi è stata alcuna stabilizzazione della situazione libica. Tra pochi giorni si voterà al parlamento italiano una risoluzione per non riconfermare la missione italiana in Libia e quindi il sostegno dato dal nostro governo sia in termini di mezzi, come le motovedette cedute alla guardia costiera, che di denaro”, ha affermato Magi che è tra i firmatari della risoluzione. “Spero che questa iniziativa sulla Sea Watch favorisca una presa di coscienza non solo tra le forze politiche, ma anche nella società civile e nell’opinione pubblica italiana. Serve una una legge di riforma che crei canali legali di ingresso per lavoro, oltre a garantire con i corridoi umanitari che si possa arrivare in Europa senza rischiare quello che rischiano queste persone. Quelli che sono qui sono solo una minima parte di quelli che muoiono o che evidentemente sono ancora prigionieri in Libia. C’è molto da fare e molto da lottare”, ha concluso Magi.
IL VIDEO DELLA DIRETTA FB: https://www.facebook.com/RiccardoMagiRadicali/videos/458561981611448/
Roma, 28 giugno 2019