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“Sono appena arrivato a Lampedusa per seguire da vicino, come parlamentare, l’evolversi della situazione e testimoniare vicinanza alle vittime di quella che è ormai una farsa di Stato disumana e sadica”, lo rende noto Riccardo Magi, deputato radicale di +Europa. “L’ingresso della Sea Watch nelle acque territoriali italiane è l’unico esito coerente con il senso di umanità e con le norme internazionali e nazionali sul salvataggio della vita in mare. Con il tempo ciò emergerà con chiarezza.”

“La disumanità sta nel lasciare queste 40 persone al limite delle acque territoriali italiane aspettando che, ad una ad una, le loro condizioni di salute peggiorino per portarle a terra con evacuazioni mediche, come avvenuto nei giorni scorsi. Ancora una volta si usano naufraghi come ostaggi per una patetica e brutale dimostrazione di forza del governo italiano che, a ben vedere, rivela tutta la sua impotenza, se è vero come è vero che negli stessi giorni sono giunti a Lampedusa centinaia di altri naufraghi a bordo delle motovedette della Guardia costiera italiana o direttamente in porto con imbarcazioni di fortuna”, ricorda il deputato radicale.

“Ho deciso di venire a Lampedusa per manifestare sostegno e vicinanza ai naufraghi, all’equipaggio della Sea Watch 3 e anche a chi, come don Carmelo La Magra, da giorni chiede alle istituzioni italiane un po’ di umanità. Voglio seguire da vicino l’evolversi della situazione che mostra anche la prima applicazione del c.d. Decreto sicurezza bis: una norma profondamente incostituzionale”, denuncia Magi. “Basti pensare che si attribuisce al Ministro dell’interno la competenza di vietare l’accesso alle acque territoriali al concretizzarsi di una ipotesi di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina che è compito della magistratura ipotizzare e accertare. Così si contrastano le norme nazionali e internazionali sull’obbligo di salvataggio in mare. Tutto ciò è ancora più paradossale se si pensa che mai nessuna Ong che fa salvataggio in mare è stata condannata, ci sono state solo archiviazioni e assoluzioni.  Si tratta dell’ennesimo grave episodio della disumana crociata del Ministro dell’interno contro chi salva vite”, ha concluso Magi.

Roma, 26 giugno 2019