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“La regolarizzazione di lavoratori stranieri così com’è stata pensata rischia di fallire, di interessare poche migliaia di persone su una platea di circa 700 mila irregolari nel nostro Paese. Se si ritiene necessario un provvedimento di questo tipo per fronteggiare l’emergenza sanitaria, si deve invece puntare a raggiungere la platea più ampia possibile di persone e di situazioni di irregolarità. La colpa è dei troppi paletti inseriti da una legge che nell’aprire una finestra di regolarizzazione la ostacola anziché incentivarla. Ho chiesto con determinazione che la legge fosse modificata in alcuni suoi punti e per questo ho presentato alcuni emendamenti al Decreto Rilancio, frutto anche delle proposte della rete Ero straniero e Geri21. Emendamenti semplici ma fondamentali che ampliano l’accesso alla regolarizzazione anche a chi ha un permesso di soggiorno non convertibile in permesso per lavoro (come i richiedenti asilo); ai lavoratori di tutti i settori e senza vincoli allungando la finestra per fare domanda al 31 agosto (attualmente va dal 1 giugno al 15 luglio). Non accontentiamoci di una mezza sanatoria da 10mila persone, sarebbe un’occasione persa per promuovere la salute e la sicurezza pubblica, l’inclusione , la legalità e il lavoro regolare nel nostro Paese”,  lo spiega in una nota Riccardo Magi, deputato di +Europa Radicali

Roma, 10 giugno 2020