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“In commissione Affari costituzionali ho espresso il mio voto fortemente contrario alla riduzione del numero dei parlamentari e all’avvio della discussione in aula”, lo annuncia Riccardo Magi, deputato radicale di +Europa. “Non c’è chiarezza su quali siano i correttivi ai seri problemi di rappresentanza territoriale e di garanzia del pluralismo politico che la riduzione determinerà”, spiega,”non c’è chiarezza neanche su quali ulteriori riforme costituzionali si intende affiancare alla riduzione per dare senso ed equilibrio costituzionale a questo intervento (riforma delle funzioni del bicameralismo, sfiducia costruttiva?).
C’è invece il montare quotidiano di una becera retorica antiparlamentare, che si è manifestata anche oggi in commissione con gli interventi dei colleghi M5S, che presenta ai cittadini la riduzione del numero dei parlamentari come ‘il principale obiettivo di questo governo’, come la panacea che dovrebbe produrre il taglio dei costi e una maggiore efficienza dell’attività parlamentare. Tutti sanno che l’attuale crisi o la supposta ‘inefficienza’ del parlamento non è certo dovuta a un numero eccessivo di parlamentari piuttosto il problema è quello di garantire al parlamento un adeguato tempo di discussione su provvedimenti importanti (si pensi all’ultima legge di bilancio) o il ricorso eccessivo ai decreti e alle fiducia”, afferma Magi.
“Sono favorevole alla riduzione del numero dei parlamentari, ma sono fortemente contrario a una amputazione del parlamento che non risponde ad alcun criterio di rafforzamento della rappresentanza né di revisione del bicameralismo”, conclude. Roma, 1 ottobre 2019