“La vendita di due fregate, prima tranche di una più ampia commessa, da parte del governo italiano a quello egiziano è un errore politico che guarda solo ed esclusivamente al portafogli. Un atto precipitoso che, a giudicare dalle prese di distanza di alcuni esponenti della maggioranza, non si capisce come sia potuto essere stato autorizzato. Prendere accordi economici con un paese che da anni ci nasconde la verità su quanto accaduto a Giulio Regeni e sulla sorte di Patrick Zaky, che da 4 mesi è trattenuto in prigione con accuse ridicole, è un atto grave che offende la memoria del giovane ricercatore italiano torturato e ucciso e non favorisce la ricerca della verità. Mi auguro che il presidente del Consiglio Conte venga quanto prima a motivare le ragioni di questo affare in commissione d’inchiesta e a spiegare perchè il governo egiziano non collabora con la procura di Roma che ha chiesto, invano, il rinvio a giudizio di 6 agenti dei suoi servizi segreti. Inoltre ricordo all’esecutivo che la legge 185 del 1990 vieta le esportazioni di armamenti verso quei paesi i cui governi sono responsabili di accertate violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti umani”. Così in una nota Riccardo Magi, deputato di +Europa Radicali
Roma, 9 giugno 2020