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“Finalmente si comprende il problema di Crimi, il capo politico 5S e vicemistro dell’Interno teme per gli “effetti morali” di un provvedimento di regolarizzazione dei lavoratori stranieri. Crimi guarda la bozza del provvedimento e si interroga: viene prima la regolarizzazione o il contratto di lavoro, prima l’uovo o la gallina?
E così preferisce non intervenire sulla situazione di irregolarità, sfruttamento, mancanza di tutele sanitarie di centinaia di migliaia di persone, per non rischiare di scalfire l’idea astratta di come dovrebbero essere le cose. Come succede ai moralizzatori, per tutelare l’idea astratta, la realtà come sarebbe dovuta essere ed evitare rischi per la morale, si finisce per lasciare tutto com’è”. Lo afferma in un nota Riccardo Magi, deputato di + Europa Radicali.

Roma, 12 maggio 2020