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«Per quale motivo il Senato non lavora nel fine settimana consentendo di guadagnare due giorni preziosi e la possibilità di un esame effettivo pure se contingentato anche alla Camera?» così Riccardo Magi, deputato di Radicali +Europa in una nota. «Solo poche ore fa i presidenti di Camera e Senato si sono scambiati missive di circostanza, sottolineando entrambi l’importanza di non mortificare le funzioni parlamentari e di garantire un effettivo esame ad entrambi i rami del Parlamento. Anche la neo presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia ha usato parole nette: “la legge di bilancio è una legge chiave per lo Stato: è impossibile che una democrazia non presupponga tempi adeguati di discussione”. Eppure il presidente Fico, ripromettendosi di cercare un modo diverso di organizzare i lavori sulla legge di bilancio per il prossimo anno, è costretto oggi a dire “cosa fatta capo ha”. Oggi è il 13 di dicembre e leggiamo i commenti definitivi delle diverse forze politiche sui contenuti delle legge di bilancio che di solito arrivavano alla fine del mese. Ci accorgiamo così di essere miracolosamente in anticipo anziché in ritardo. Un vero record!», continua Magi. « Ora non resta che attendere le ulteriori modifiche che il governo riterrà di apportare al bilancio con il suo maxi emendamento e poi far interpretare alla Camera dei Deputati il ruolo del passacarte. Si fa finta di ignorare che ad essere sacrificato è il senso stesso del Parlamento, il cuore del nostro ordinamento democratico. Non è questione che si possa ridurre a una polemica tra maggioranza e opposizione, è “la questione” che dovrebbe allarmare tutti i protagonisti della vita politica che abbiano senso delle istituzioni, di fronte una degrado crescente che investe le funzioni democratiche basilari. La situazione è talmente grave, oltre che paradossale, da richiedere anche un intervento del Capo dello Stato», conclude. Roma, 13 dicembre 2019