«La ministra Cartabia ha detto parole molto chiare: “La certezza della pena non è la certezza del carcere” che invitano ad una seria riflessione sul sistema penale e segnano una forte discontinuità rispetto al giustizialismo a cui gli ultimi due governi ci avevano abituato», così in una nota Riccardo Magi, deputato di Più Europa radicale. «Che il carcere non sia l’unica risposta al reato e che si debba perseguire la “non punibilità per particolare tenuità del fatto” noi lo sosteniamo da tempo; ed è proprio in questo solco che si colloca la proposta a mia prima firma di revisione della legislazione sulle droghe che mira a ridurre le pene per i fatti di lieve entità e a decriminalizzare totalmente la coltivazione domestica per uso personale, compiendo così un primo passo verso una riforma radicale della normativa sulle sostanze stupefacenti. La proposta è attualmente all’esame della commissione Giustizia e chiediamo a tutti i gruppi di maggioranza di affrontare la discussione senza pregiudizi», conclude il deputato radicale.