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“Lo dico a Giorgia Meloni e anche alla ministra Dadone: facciamo che il mio test ‘antidroga’ sia positivo al THC. E allora? Ancora con lo stigma verso chi assume sostanze da parte di chi ha ruoli istituzionali e ritiene che possa parlare ‘solo chi è pulito’. Ancora con le politiche basate sul pregiudizio. Ancora non si riesce a distinguere il contrasto alle dipendenze dalla demonizzazione di chi fa uso di sostanze”,  lo dichiara Riccardo Magi, deputato di +Europa-Radicali. “Mentre nel mondo si affermano riforme delle normative sugli stupefacenti a partire dall’analisi dei risultati fallimentari delle politiche repressive e proibizioniste, il dibattito italiano vive poche ore di eccitazione quando viene mandato a processo un malato cronico grave per la paura di una pianta, e poi tutto ripiomba negli stereotipi degli anni ’50 anzi ’30. Risparmiate il vostro test! Sono positivo”, conclude Magi.