Seguimi

“La ripresa della discussione della legge che introduce lo ius culturae è un’ottima notizia. Chi nasce o cresce in Italia è italiano, l’attuale legge in materia di cittadinanza è anacronistica, non tiene conto di un’Italia che già c’è, fatta di persone che è giusto abbiano diritti e doveri da cittadini”, lo dichiara Riccardo Magi, deputato radicale di +Europa e membro della I Commissione.“Avanti così verso una riforma di civiltà. Come ha giustamente detto il presidente Brescia, bisogna mettere fine alla propaganda, guardare in faccia alla realtà e dare un segnale positivo a chi vuole integrarsi. Proprio per questo la prossima tappa in Commissione Affari Costituzionali deve essere il riavvio dell’iter della legge popolare “Ero straniero” per mandare definitivamente in soffitta la legge Bossi-Fini, principale causa di irregolarità e ostacolo all’integrazione”, conclude Magi.

Roma, 27 settembre 2019